Perchè seguire un corso sul GDPR?
Alcuni motivi per cui dovresti seguire un corso di formazione alla privacy sul GDPR

Cosa fare per mettersi in regola: da dove partire
Per mettersi in regola con la nuova normativa come prima cosa si dovrebbero individuare i massimi rischi per l’azienda.
Solo dopo si dovrebbe procedere all’individuazione, all’interno dell’organizzazione, dei responsabili principali per il GDPR, in base all’area di riferimento. Incaricato a svolgere quest’attività è il DPO (data protection officer), ovvero il responsabile della privacy dei dati della società.
Tra i possibili candidati a ricoprire questo ruolo possiamo trovare: responsabili HR, per formazione, comunicazioni e dati relativi al personale; del settore marketing, per la tutela del brand e dei dati relativi ai clienti; infine del reparto IT, per tutto ciò che concerne la sicurezza.
L’obbligo di formazione in materia, ma anche la delicatezza del ruolo che andrà a ricoprire, impone anche che questi incaricati seguano un corso di formazione alla privacy come quello che vi offre corsisicurezzalavoroweb.it . Niente paura: questi corsi sicurezza lavoro sono completamente online, così da facilitarti nel seguire le lezioni e da farti perdere meno tempo possibile dato che si adatta facilmente alle tue esigenze.
Le 5 aree di attenzione principale

- Governance – bisogna stabilire come convertire il Regolamento in azioni, norme e valori. E’ necessario anche valutare quali misure adottare, la loro efficacia e la possibilità di migliorarle, secondo la c.d. Privacy by Design. Inoltre bisogna scegliere le figure aziendali che si occuperanno di questi processi.
- Comunicazione – è fondamentale, inoltre, istruire l’organico aziendale sui requisiti della normativa, in particolar modo sui rischi e sull’impatto di un uso improprio dei dati.
- Processi – si rende necessario esaminare come il GDPR influenzerà i processi aziendali, quale sarà l’impatto e come potranno esser gestiti i cambiamenti richiesti.
- Dati – è basilare offrire la trasparenza e l’affidabilità richieste dal GDPR e per poterlo fare è utile regolamentare e garantire la qualità dei dati a disposizione, farne una valutazione, conoscere gli scopi per i quali vengono utilizzati, senza dimenticare di rendere partecipi anche i singoli consumatori,i clienti o terze parti.
- Sicurezza – tutte quelle misure atte alla tutela dei diritti fondamentali della privacy, come la tutela della sicurezza e della riservatezza dei dati personali, ma anche l’indicazione di un utilizzo consono, gli avvisi, il consenso, la possibilità di scelta, di accesso, di rettifica o cancellazione. Questo elemento chiave della normativa può inoltre rappresentare un fattore competitivo di differenziazione e porre le basi per una fidelizzazione di clienti e partner commerciali.
Misure di sicurezza
Il GDPR prevede l’adozione di misure idonee a garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio dei trattamenti e alla natura dei dati. Gli adempimenti richiesti alle imprese si dividono nelle seguenti due categorie:
- valutazione dei rischi relativi al trattamento dati;
- attuazione di misure per limitare i rischi.
Le aziende devono mettere in atto misure di sicurezza che bilancino da una parte l’evoluzione tecnologica e dall’altra i rischi per i diritti e le libertà delle persone che i trattamenti comportano.
Sanzioni: chi e quanto si rischia con la GDPR
La violazione delle disposizioni del Regolamento può comportare sanzioni pecuniarie fino a 20 Mln € o fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore. Possono inoltre aggiungersi eventuali sanzioni civili.