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Come diventare Data Protection Officer

Regolamento europeo sulla Privacy: formazione

Quando si parla di sicurezza e protezione dei dati, è importante sapere chi all’interno di un’azienda ha la responsabilità di vigilare che tutto venga fatto secondo le norme di legge. La figura incaricata si chiama RPD, ovvero responsabile della protezione dei dati, meglio noto in gergo internazionale come Data Protection Officer (DPO). Si tratta di un professionista di ultima generazione che in questo articolo imparerete a conoscere in tutti i suoi ambiti di intervento.

Chi è il DPO, Data Protection Officer? Quando è obbligatorio data protection officer?

Con il termine DPO, Data Protection Officer, si intende un professionista introdotto dal Regolamento generale sulla protezione dei dati e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il 4 maggio 2016 che possiede:

  • competenze giuridiche,
  • informatiche,
  • di risk management
  • di analisi dei processi

Il compito principale è di osservare, valutare e organizzare la gestione del trattamento dei dati personali e di conseguenza la loro protezione all’interno di un’azienda, sia essa privata o pubblica.

Il responsabile della protezione dei dati deve essere obbligatoriamente designato in presenza di:

  • trattamento dei dati effettuato da un’autorità pubblica o da un organismo pubblico
  • oppure trattamenti di dati che richiedono il monitoraggio regolare o sistematico degli interessati su larga scala
  • oppure trattamento su larga scala di categorie particolari di dati personali o di dati relativi a condanne penali e a reati.

Sono pertanto tenuti alla designazione del responsabile della protezione dei dati nella pubblica amministrazione, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • le amministrazioni dello Stato
  • gli enti pubblici, non economici nazionali, regionali e locali
  • le Regioni e gli enti locali
  • le Università
  • le Camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura
  • le aziende del servizio sanitario nazionale
  • le autorità indipendenti

Sono pertanto tenuti alla designazione del responsabile della protezione dei dati in un’azienda privata, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • istituti di credito
  • imprese assicurative
  • sistemi di informazione creditizia, società finanziarie
  • società di informazioni commerciali
  • società di revisione contabile
  • società di recupero crediti
  • istituti di vigilanza, partiti e movimenti politici
  • sindacati, caf e patronati
  • società operanti nel settore delle “utilities”(telecomunicazioni, distribuzione di energia elettrica e gas)
  • imprese di somministrazione del lavoro e ricerca del personale
  • società operanti nel settore della cura della salute, della prevenzione/diagnostica sanitaria, quali ospedali privati, terme, laboratori di analisi mediche e centri di riabilitazione
  • società di call center
  • società che forniscono servizi informatici
  • società che erogano servizi televisivi a pagamento

In ogni caso, resta comunque raccomandata dal Garante della privacy, anche alla luce del principio di “accountability” che permea il regolamento, la designazione di tale figura.

Qualora si proceda alla designazione di un DPO su base volontaria, si applicano gli stessi requisiti – in termini di criteri per la designazione, posizione e compiti – che valgono per i casi di designazione obbligatoria del DPO.

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Chi può diventare Data Protection Officer? Come diventare Data Protection Officer

Il DPO può essere una persona fisica, ma anche giuridica, in tal caso è bene che ci sia una sola persona fisica ad occuparsi del rapporto, fungendo da punto di contatto tra gli interessati e l’Autorità Giudiziaria.

Per diventare DPO NON è necessaria alcuna certificazione o abilitazione specifica, ne tanto meno essere iscritti ad albi professionali, mentre è indispensabile possedere un importante bagaglio tecnico-informatico ed approfondita esperienza (Know how) in materia. E’ indispensabile possedere un ottimo livello di formazione che può essere acquisito seguendo opportuni corsi di formazione.

Per diventare DPO e al fine di garantire una completa e corretta esecuzione dei propri compiti, è necessario innanzitutto possedere un ottimo livello di formazione – che può essere acquisito seguendo opportuni corsi di formazione – in tema di:

  • privacy,
  • competenze multidisciplinari,
  • conoscenza della normativa, delle metodologie e dei processi ICT per la corretta gestione della sicurezza, inerente al trattamento e alla protezione dei dati personali.

In presenza di un gruppo imprenditoriale, secondo il regolamento UE 2016/679, è possibile nominare un unico responsabile della protezione dei dati personali,

  • purché sia facilmente raggiungibile da ogni stabilimento
  • purché sia in grado di comunicare in modo efficace con gli interessati e con gli organi di controllo.

Un dipendente del titolare o del responsabile, purché conosca la realtà operativa in cui avvengono i trattamenti dei dati, può ricoprire il ruolo di Data Protection Officer.

Quali sono i compiti del DPO?

Secondo l’articolo 39 del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (GDPR), i principali compiti del DPO sono:

  • Informare e fornire consulenza al titolare del trattamento o al responsabile del trattamento (oltre che ai dipendenti che eseguono il trattamento dei dati).
  • Sorvegliare l’osservanza del regolamento e di altre disposizioni dell’Unione Europea o degli Stati membri, relative alla protezione dei dati, nonché delle politiche del titolare del trattamento o del responsabile del trattamento in materia di protezione dei dati personali.
  • Sorvegliare che il personale, che partecipa ai trattamenti e alle connesse attività di controllo, sia sensibilizzato e formato.
  • Fornire, se richiesto, un parere in merito alla valutazione d’impatto sulla protezione dei dati e sorvegliarne lo svolgimento ai sensi dell’articolo 35.
  • Cooperare con l’autorità di controllo
  • Fungere da punto di contatto per l’autorità di controllo su questioni connesse al trattamento dei dati personali, tra cui la consultazione preventiva.
  • Effettuare, in caso, consultazioni relative a qualunque altra questione.

Nell’eseguire i propri compiti, il DPO (sia interno che esterno), dovrà ricevere un supporto adeguato in termini di risorse finanziarie, infrastrutturali e, ove necessario, di personale. I dati di contatto del responsabile della protezione dei dati designato dovranno essere resi pubblici dal titolare o dal responsabile del trattamento. E’ necessario pubblicare i dati di contatto del DPO e comunicarli al Garante, al quale dovrà essere indicato anche il nominativo del DPO.

Il percorso formativoCome diventare Data Protection Officer

Non esiste un percorso specifico per la formazione dei Data Protection Officer, ma seguire un percorso di studi specializzante come ad esempio un corso dedicato al Privacy Specialist o un master DPO e portare avanti delle sessioni di studio, applicare modelli pratici e analizzare casi studio e rischi aziendali è certamente una strada corretta.

Per la formazione esistono:

Per qualsiasi ulteriore informazione o consulenza contatti i Ns TECNICI in ufficio allo 0809648231 o tramite il seguente form https://corsisicurezzalavoroweb.it/contatti/

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