Cosa imparerai nei corsi antincendio?
I contenuti dei corsi antincendio
L’obbligatorietà degli addetti antincendio
Come stabilisce il Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, è necessario, per qualsiasi tipo di azienda avere al suo interno degli addetti alla sicurezza antincendio. Questi non sono altro che dei lavoratori che, dopo essere stati adeguatamente oltre che obbligatoriamente formati, sono lavoratori incaricati ad attuare sia le misure di prevenzione degli incendi che cercare di domare il fuoco qualora si verifichi.
Un compito importante e delicato dunque che come prevede la legge deve essere svolto dopo una formazione specifica soggetta ad aggiornamento periodico: “i lavoratori incaricati dell’attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza devono ricevere un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento corso antincendio periodico”.
Cosa imparerai nei corsi antincendio?
Per capire quali sono gli argomenti trattati nei corsi antincendio bisogna fare riferimento al decreto ministeriale del 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”.
In questo decreto sono elencati i contenuti minimi dei corsi di formazione per gli addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze. Questi contenuti minimi sono comunque contestualizzati in base alla tipologia di attività ed al livello di rischio di incendio: in sostanza a seconda dell’attività di un lavoratore esso frequenterà dei corsi antincendio più o meno specifici.
In base a quanto abbiamo appena detto possiamo classificare i corsi antincendio in tre categorie di corsi di formazione: parliamo quindi di corsi antincendio in attività a rischio di incendio basso, medio ed elevato. Facciamo alcuni esempi per chiarire meglio
Il corso antincendio rischio basso
Riportiamo direttamente il testo di riferimento sul corso antincendio rischio basso : “rientrano in tale categoria di attività quelle non classificabili a medio ed elevato rischio e dove, in generale, sono presenti sostanze scarsamente infiammabili, dove le condizioni di esercizio offrono scarsa possibilità di sviluppo di focolai e ove non sussistono probabilità di propagazione delle fiamme”.
Il rischio basso è anche il rischio più diffuso di incendi nelle attività. Pertanto qui di seguito puoi anche trovare un elenco di tutti i contenuti che saranno affrontati durante il corso divisi in 3 moduli:
1)L’incendio e la prevenzione
- Principi della combustione;
- prodotti della combustione;
- sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio;
- effetti dell’incendio sull’uomo;
- divieti e limitazioni di esercizio;
- misure comportamentali.
2) Protezione antincendio e procedure da adottare in caso di incendio
- Principali misure di protezione antincendio;
- evacuazione in caso di incendio;
- chiamata dei soccorsi.
3) Esercitazioni pratiche
- Presa visione e chiarimenti sugli estintori portatili;
- istruzioni sull’uso degli estintori portatili effettuata o avvalendosi di sussidi audiovisivi o tramite dimostrazione pratica.
Rischio di incendio medio
In questa categoria rientrano:
- “i luoghi di lavoro compresi nell’allegato al D.M. 16 febbraio 1982 e nelle tabelle A e B annesse al DPR n. 689 del 1959, con esclusione delle attività considerate a rischio elevato
- cantieri temporanei e mobili ove si detengono ed impiegano sostanze infiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi quelli interamente all’aperto”.
Rischio di incendio elevato
Con riferimento all’allegato IX del decreto del 1998, “tra le attività a rischio di incendio elevato bisogna considerare, indipendentemente dalle dimensioni, gli ospedali, le case di cura e case di ricovero per anziani. E anche le scuole di ogni ordine e grado con oltre 1000 persone presenti, gli uffici con oltre 1000 dipendenti, gli alberghi con oltre 200 posti letto e i cantieri temporanei o mobili ove si impiegano esplosivi”.